Sono in un turbinio di mille pensieri…
Rosso tramonto di tarda primavera avvolgi l’intero cielo, e io?
Lì mi perdo, nel desiderio irrealizzabile di catturare quella bellezza struggente
che si dissolve pian piano mentre il sole sprofonda negli abissi,
al di là del cielo e della terra…
Le due querce, sulla curva della strada, due antiche sentinelle, sagge,
la sapienza del tempo, salde nel terreno,
e appena in là il profilo nero del Castello, stagliato,
altero nei secoli, a intrigare e a rassicurare.
La nostalgia mi strizza il cuore, mi stritola l’anima,
non posso fermarlo questo tempo,
finirà un giorno, inesorabile, prezioso…
Nostalgia è aver perso qualcosa.
E io ho perso qualcosa, ogni giorno perdo qualcosa.
Nostalgia malinconica compagna dei miei giorni.
E la trasformazione è la legge che regola ogni secondo della vita.
Tutto si trasforma: io, tu, noi tutti, l’energia, i sentimenti, le relazioni,
i comportamenti, il corpo, la terra, il viso, l’anima...
Trasformazione è vita…
E ora arriverà l’estate, e finirà con la dolcezza di settembre.
Il rosso è diventato viola, l’azzurro è diventato blu e il resto è nero…
I sensi mi scuotono ancora,
il profumo dell’erba del fieno…
ma quale remota area cerebrale viene stimolata
e affiora un sentire atavico,
e la mia pancia vive, sente, soffre, gioisce.
Voglio perdermi ancora in un infinito abbraccio
e nella sublime e totale elevazione.
Foto di Giuseppe Schiavone
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